Bijin-ga

Bijin-ga

Bijin-ga (giapponese: 美人画, "dipinti di belle persone", il termine bijin (美人) di etimologia cinese, che significa morfologicamente "bella persona", ma si applica principalmente alle donne), costituisce uno dei principali generi di ukiyo- giapponese e pittura e incisione.

 

Luogo del bijin-ga nella cultura del periodo Edo

Si tratta spesso di rappresentazioni di cortigiane, a volte cortigiane famose che vengono identificate per nome e celebrate per la loro bellezza.

Insieme ai ritratti degli attori kabuki, i bijin-ga sono uno dei soggetti principali dell'ukiyo-e.

Nel caso dei ritratti degli attori kabuki (yakusha-e), si trattava, un po' come i "programmi" di teatro o di opera che vediamo oggi, di commemorare non solo un particolare attore in un'opera teatrale, ma talvolta anche una particolare rappresentazione di quello stesso attore. giocare. Nel caso dei ritratti di cortigiane o di belle donne famose, era per permettere alla classe media che allora si stava sviluppando in Giappone di avere un'immagine di una di queste bellezze che difficilmente avrebbe mai potuto vedere.

Ai tempi di Utamaro era comune che tutte le belle donne fossero nominate sulle stampe che le raffiguravano. Ma gli editti di censura arrivarono addirittura a vietare l'inclusione dei loro nomi, con la sola eccezione delle cortigiane dello Yoshiwara. Nasce così un nuovo gioco intellettuale per artisti come Utamaro, che continuano a inserire il nome della donna interessata... sotto forma di rebus. Ma la censura reagì già nell'ottavo mese del 1796, vietando tali rebus. Gli artisti importanti conosciuti per i loro bijin-ga includono quasi tutti i grandi nomi dell'ukiyo-e, da Moronobu a Yoshitoshi, inclusi Kaigetsudo, Sukenobu, Harunobu, Kiyonaga, Utamaro, Eishi, Hokusai, Hiroshige e molti altri.

È quasi sistematico che gli artisti dell'ukiyo-e si rivolgano al bijin-ga, con l'eccezione degli artisti focalizzati solo sul kabuki, come fu Sharaku.

Il genere continuò nel XX secolo come parte del movimento revival shin-hanga ukiyo-e, con artisti come Hirano Hakuhō.

 

Alcuni famosi modelli bijin-ga

Alcuni dei modelli preferiti di Utamaro sono rimasti famosi bijin.

In effetti, Utamaro si vantava di catturare la verità psicologica dei suoi modelli meglio di qualsiasi altro pittore giapponese, cosa ricorrente nel suo lavoro.

Ciò è particolarmente vero per Naniwaya Okita, la cortigiana Hanaōgi, appartenente alla casa di Ōgiya, o per Tomimoto Toyohina o Takashima Ohisa.

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